Un esame fondamentale per la diagnosi
dei disturbi anorettali
Gli sfinteri anali
Gli sfinteri anali sono muscoli ad anello situati intorno all’ano che controllano l’apertura e la chiusura del canale anale e sono deputati alla continenza del materiale fecale presente al suo interno. Questi importanti muscoli lavorano insieme contraendosi e rilassandosi, al fine di mantenere la continenza e permettere la defecazione quando necessario. Gli sfinteri anali possono essere divisi in:
- Sfintere anale interno: un muscolo liscio e involontario, che rimane normalmente contratto per mantenere la continenza fecale. Si rilassa automaticamente quando le feci entrano nel retto, segnalandoci la necessità di andare in bagno.
- Sfintere anale esterno: un muscolo striato e volontario, che fornisce ulteriore controllo sulla defecazione. Può essere contratto volontariamente per trattenere le feci fino a quando non si trova un momento appropriato per defecare.
Per vari motivi (parto, stitichezza, invecchiamento o lesioni di varia natura), uno o entrambi questi muscoli possono indebolirsi o danneggiarsi. In tal caso, è fondamentale individuare la causa specifica del loro malfunzionamento per stabilire il trattamento più appropriato. Uno dei principali esami volti a valutare la salute degli sfinteri anali è la manometria anorettale.
Cos’è la manometria anorettale?
La manometria anorettale è un esame diagnostico utilizzato per valutare la funzionalità degli sfinteri anali e dei nervi del pavimento pelvico. Si tratta di un test importante per diagnosticare vari disturbi anorettali, come l’incontinenza fecale, la stipsi cronica e altre disfunzioni del pavimento pelvico. L’esame si esegue con un dispositivo chiamato manometro, costituito da un catetere flessibile dotato di sensori ultrasensibili. Questi sensori misurano la pressione esercitata dai muscoli dell’ano e del retto durante la contrazione e il rilassamento. Le variazioni di pressione vengono registrate e analizzate per valutare la funzionalità muscolare e la coordinazione tra i muscoli dello sfintere anale interno ed esterno e il muscolo puborettale. I risultati della manometria anorettale, combinati con altri esami diagnostici e la valutazione clinica, offrono una comprensione completa dei disturbi del paziente, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei soggetti affetti da disfunzioni anorettali.
Contesti clinici
La manometria anorettale è indicata in diversi contesti clinici al fine di studiare, diagnosticare o escludere patologie proctologiche quali:
- Incontinenza fecale
- Stipsi cronica
- Ragadi anali
- Fistole anali
- Emorroidi
- Dolore anorettale
- Disturbi del pavimento pelvico.
Come si svolge la manometria anorettale
La manometria anorettale è una procedura sicura e ambulatoriale, della durata di circa 15-30 minuti. Il paziente viene posizionato in posizione supina e, dopo aver applicato un lubrificante con effetto anestetico, il catetere manometrico viene inserito delicatamente nell’ano fino a quando i sensori sono posizionati correttamente. Durante l’esame, al paziente può essere richiesto di eseguire alcune manovre, come contrarre i muscoli anali, spingere, rilassarsi e tossire, per valutare la risposta muscolare e le variazioni di pressione. Inoltre, sulla punta del catetere viene gonfiato con aria un piccolo palloncino che simula il volume del bolo fecale, permettendo di analizzare le risposte del retto e dell’ano anche a questo stimolo.
I parametri valutati durante l’esame includono:
- Tono basale: valutazione della pressione anale a riposo.
- Forza di spinta: valutazione delle pressioni nel canale anale durante la contrazione massima volontaria e il ponzamento massimale.
- Sensibilità rettale alla distensione e riflesso retto-sfinterico inibitore: valutazione della sensibilità registrando a quale volume di distensione del palloncino nel retto si avverte la prima sensazione, la sua durata e a quanto corrisponde lo stimolo di urgenza.
- Compliance rettale: misurazione della pressione del retto durante la sua distensione graduale.
Attraverso lo studio dei risultati, il medico proctologo può indirizzare il paziente verso terapie o interventi specifici per le problematiche rilevate.
I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all’altro. Consultatevi sempre con il Vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scrupolosamente alle sue indicazioni.