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Tumore del retto

Tumore del retto

COS’È IL TUMORE DEL RETTO E LA SUA INCIDENZA

I tumori del colon-retto colpiscono il tratto finale dell’intestino e, nella gran parte dei casi, sono dovuti ad una trasformazione in senso maligno di polipi, piccole escrescenze derivate dalla riproduzione anomala di cellule della mucosa intestinale. Potendo manifestarsi con frequenze, modalità e caratteristiche diverse, tali da condizionare la scelta della terapia offerta al paziente, si distinguono generalmente in tumori del colon vero e proprio e in tumori del retto.

Il tumore del colon-retto è il primo tumore per insorgenza nella popolazione italiana: tra le donne si trova al secondo posto, preceduto dal tumore della mammella, mentre negli uomini si trova al terzo posto, preceduto da prostata e polmone. La malattia, abbastanza rara prima dei 40 anni, è maggiormente diffusa in persone di età compresa fra i 60 e i 75 anni, con poche distinzioni fra uomini e donne. Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento delle diagnosi di tumori del colon retto che però ha corrisposto ad una diminuzione della mortalità, attribuibile principalmente ai programmi di screening, alla diagnosi precoce ed a terapie sempre più mirate e personalizzate.
 

FATTORI DI RISCHIO DEL TUMORE DEL RETTO

I fattori che sembrano maggiormente incidere sulla formazione del tumore del retto sono:

  • Ambientali: in particolare legati allo stile di vita ed all’alimentazione. Sedentarietà, sovrappeso, assunzione di alcolici, fumo, eccessiva assunzione di grassi animali, di carni rosse e una dieta ipercalorica con zuccheri e carboidrati raffinati, sono tutti fattori che influiscono profondamente.
  • Ereditari: è possibile ereditare il rischio di ammalarsi di cancro del colon-retto se nella famiglia di origine si sono manifestate alcune malattie (ad esempio poliposi adenomatosa familiare e sindrome di Lynch) che predispongono alla formazione di polipi e tumori dell’intestino.
  • Età: l’età riveste un aspetto particolarmente importante, l’incidenza è dieci volte superiore tra le persone di 60-64 anni rispetto a quelle di 40-44 anni.
  • Malattie intestinali: alcune Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (come la rettocolite ulcerosa e la Malattia di Crohn) costituiscono a loro volta un fattore di aumentato rischio per cancro del colon-retto.

 

SINTOMATOLOGIA TUMORE DEL RETTO

Il tumore del colon-retto si manifesta nella metà dei casi nell’ultima parte del colon e nel retto. I sintomi possono essere molto variabili e sono condizionati da diversi fattori quali la sede del tumore, la sua estensione e l’eventuale presenza di occlusioni o di sanguinamento. Questo rende le manifestazioni del cancro spesso sovrapponibili a quelle di molte altre malattie addominali o intestinali. Per questa ragione sintomi precoci e saltuari, quali la stanchezza e la mancanza di appetito, e altri più gravi, come l’anemia e la perdita di peso, vengono spesso trascurati dal paziente. A volte, una stitichezza ostinata che si alterna a diarrea, può costituire un primo campanello d’allarme.
 

LA PREVENZIONE DEL TUMORE DEL RETTO: METODI DI SCREENING

La prevenzione ha un’importanza rilevante per riuscire ad individuare la malattia ad uno stadio precoce ed asportare i polipi stessi con una semplice endoscopia, permettendo così l’eradicazione totale della patologia. I programmi di screening sono strategie di prevenzione attiva indirizzati a uomini e donne tra i 50 ai 70 anni di età che permettono di identificare facilmente i polipi adenomatosi, prima che si trasformino in carcinomi. I metodi di screening (costituiti da un intervento di prevenzione attiva mediante il test di ricerca di sangue occulto nelle feci) aumentano le possibilità di scoprire carcinomi allo stadio iniziale, con una conseguente riduzione della mortalità. La riduzione di ogni fattore di rischio (ad esempio dieta bilanciata e fumo) è, inoltre, un buon metodo per ridurre le possibilità di contrarre la malattia.
 

DIAGNOSI DEL TUMORE DEL RETTO

Esistono diverse indagini strumentali che permettono di diagnosticare il tumore e di valutarne l’estensione e la conseguente gravità. L’esame più attendibile è certamente la colonscopia che, garantendo la possibilità di eseguire delle biopsie, permette anche una rapida analisi del tessuto. Altri esami idonei alla diagnosi della malattia sono l’ecografia, la TAC dell’addome e del torace con mezzo di contrasto, l’ecografia transrettale e la risonanza magnetica di addome e pelvi con mezzo di contrasto, che consentono di valutare l’estensione del tumore stesso e la presenza o meno di metastasi a distanza.
 

CURE PER IL TUMORE DEL RETTO

In prima istanza, l’approccio terapeutico è chirurgico e il tipo di intervento varia al variare dell’estensione e della posizione del tumore. L’intervento chirurgico può essere preceduto e/o seguito da un trattamento chemio-radio-terapico il quale svolge un ruolo fondamentale sia nella malattia operabile, sia in quella avanzata. In particolare, i tumori del retto si avvalgono spesso di un trattamento combinato di chemio-radioterapia che ha lo scopo di ridurre al minimo il rischio di recidive locali e l’estensione del tumore, a favore di una chirurgia di tipo conservativo. La radioterapia – utilizzata per i tumori del retto – solitamente non si applica nel trattamento di quelli del colon, se non in rari casi per alleviarne i sintomi. Come la chemioterapia, può essere utilizzata prima o dopo l’intervento chirurgico.

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